La Chiesa Madre
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5
Mangelhaft
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Ungenügend
1
StephenCross
Dublin, Irland30.642 Beiträge
Mai 2023 • Paare
The church of Madre (Maria) is an incredible site and dominates the Plaza. The main doors are firmly closed which is a shame. Building g amazing however.
Verfasst am 11. Mai 2023
Diese Bewertung ist die subjektive Meinung eines Tripadvisor-Mitgliedes und nicht die von Tripadvisor LLC. Tripadvisor überprüft Bewertungen.
Debora
Barcellona Pozzo di Gotto, Italien188 Beiträge
Aug. 2021
La Chiesa Madre si impone nella piazza principale di Ispica. Ricostruita dopo il terremoto del 1750 ha la facciata che presenta elementi tardo-barocchi con altri neoclassici.
Verfasst am 1. August 2021
Diese Bewertung ist die subjektive Meinung eines Tripadvisor-Mitgliedes und nicht die von Tripadvisor LLC. Tripadvisor überprüft Bewertungen.
Tommaso612
Rom, Italien535 Beiträge
Okt. 2020
Dal punto di vista religioso questa bella chiesa è la più importante di Ispica; perciò possiede il titolo di “Chiesa Madre” (o “Matrice”) della cittadina. Essa sostituì una chiesa d’epoca medioevale, avente la medesima titolazione, che fu distrutta dal terribile terremoto del 1693, quando fu rasa al suolo la vecchia Ispica. L’edificazione della nuova chiesa iniziò nella metà del Settecento e terminò nel secolo seguente. Parallelamente fu ricostruita l’intera cittadina, in una località vicina alla precedente ma meno impervia.
La facciata, in stile barocco - neoclassico, è divisa orizzontalmente in due ordini, separati da un vistoso cornicione e sostenuti idealmente da eleganti coppie di paraste (finti pilastri privi di funzione portante, realizzati a soli fini estetici). Il livello inferiore è dominato dai tre portoni d’ingresso; quello centrale (di dimensioni maggiori rispetto ai due laterali) è inscritto in un portale a timpano spezzato, riccamente ornato di bassorilievi a motivo floreale, sormontato dal blasone degli Statella: la casata nobiliare che anticamente deteneva il potere ad Ispica. Per inciso, questo stemma è oggi diventato il simbolo della cittadina. Il livello superiore, armonizzato all’inferiore da due semplici raccordi curvilinei, evidenzia un bel finestrone a ogiva. Un grande timpano semicircolare, fastosamente decorato da puttini e pinnacoli, corona l’intera struttura.
La facciata si eleva su un alto ballatoio, a sua volta sostenuto da un monumentale doppio scalone. Il campanile, piuttosto piccolo, brutto e rudimentale, sorge sulla parte sinistra della facciata. Di fronte alla chiesa si trovano i bei giardini di Piazza dell’Unità d’Italia.
L’interno, in linee tardo barocche, è a croce latina con transetto relativamente pronunciato e tre navate sostenute da grandi pilastri a capitello tuscanico. La volta a botte, le pareti e le arcate tra i pilastri, tutte in tinta bianco-avorio e pressoché prive di decorazioni, creano una piacevole atmosfera carica di austerità. Sul fondo dell’abside, sopra l’altare maggiore, inserita in una sontuosa edicola a colonne corinzie e pinnacoli, spicca la grande tela raffigurante “Il martirio di San Bartolomeo”, opera di un artista siciliano contemporaneo. Molto più antico, e perciò interessante, è il crocifisso ligneo di scuola bizantina (probabilmente risalente al XV secolo) custodito nei pressi dell’altare maggiore. Degno di nota anche il monumento funebre a Don Giovanni Statella, realizzato nel Seicento in pregevole marmo rosso: l’oggetto fu ritrovato praticamente intatto tra le macerie della vecchia chiesa, quando essa fu distrutta dal terremoto. In questa chiesa sono esposte altre belle opere, in genere risalenti ai secoli XVII e XVIII, tra le quali vi suggerisco di vedere una suggestiva statua della Vergine Addolorata che incontra Cristo Risorto.
Nonostante la Chiesa Madre di Ispica sia intitolata a San Bartolomeo, la Santa Patrona della cittadina è la Beata Vergine del Monte Carmelo, che si festeggia solennemente nell’omonimo Santuario poco distante, il 16 luglio. Secondo la tradizione San Bartolomeo Apostolo (patrono dei calzolai e dei sarti, invocato nella cura delle malattie della pelle) fu martirizzato per scuoiamento in Armenia; la sua festività ricorre il 24 agosto.
La facciata, in stile barocco - neoclassico, è divisa orizzontalmente in due ordini, separati da un vistoso cornicione e sostenuti idealmente da eleganti coppie di paraste (finti pilastri privi di funzione portante, realizzati a soli fini estetici). Il livello inferiore è dominato dai tre portoni d’ingresso; quello centrale (di dimensioni maggiori rispetto ai due laterali) è inscritto in un portale a timpano spezzato, riccamente ornato di bassorilievi a motivo floreale, sormontato dal blasone degli Statella: la casata nobiliare che anticamente deteneva il potere ad Ispica. Per inciso, questo stemma è oggi diventato il simbolo della cittadina. Il livello superiore, armonizzato all’inferiore da due semplici raccordi curvilinei, evidenzia un bel finestrone a ogiva. Un grande timpano semicircolare, fastosamente decorato da puttini e pinnacoli, corona l’intera struttura.
La facciata si eleva su un alto ballatoio, a sua volta sostenuto da un monumentale doppio scalone. Il campanile, piuttosto piccolo, brutto e rudimentale, sorge sulla parte sinistra della facciata. Di fronte alla chiesa si trovano i bei giardini di Piazza dell’Unità d’Italia.
L’interno, in linee tardo barocche, è a croce latina con transetto relativamente pronunciato e tre navate sostenute da grandi pilastri a capitello tuscanico. La volta a botte, le pareti e le arcate tra i pilastri, tutte in tinta bianco-avorio e pressoché prive di decorazioni, creano una piacevole atmosfera carica di austerità. Sul fondo dell’abside, sopra l’altare maggiore, inserita in una sontuosa edicola a colonne corinzie e pinnacoli, spicca la grande tela raffigurante “Il martirio di San Bartolomeo”, opera di un artista siciliano contemporaneo. Molto più antico, e perciò interessante, è il crocifisso ligneo di scuola bizantina (probabilmente risalente al XV secolo) custodito nei pressi dell’altare maggiore. Degno di nota anche il monumento funebre a Don Giovanni Statella, realizzato nel Seicento in pregevole marmo rosso: l’oggetto fu ritrovato praticamente intatto tra le macerie della vecchia chiesa, quando essa fu distrutta dal terremoto. In questa chiesa sono esposte altre belle opere, in genere risalenti ai secoli XVII e XVIII, tra le quali vi suggerisco di vedere una suggestiva statua della Vergine Addolorata che incontra Cristo Risorto.
Nonostante la Chiesa Madre di Ispica sia intitolata a San Bartolomeo, la Santa Patrona della cittadina è la Beata Vergine del Monte Carmelo, che si festeggia solennemente nell’omonimo Santuario poco distante, il 16 luglio. Secondo la tradizione San Bartolomeo Apostolo (patrono dei calzolai e dei sarti, invocato nella cura delle malattie della pelle) fu martirizzato per scuoiamento in Armenia; la sua festività ricorre il 24 agosto.
Verfasst am 24. November 2020
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TURISTA JO 🏖🇮🇹
Italien2.216 Beiträge
Jan. 2020
Ad Ispica con amici abbiamo visitato anche questa bella chiesa che si trova nella piazza centrale, belle le due scalinate;
Verfasst am 4. März 2020
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Veronique1988
Acireale, Italien10.133 Beiträge
Dez. 2019
La chiesa Madre, dedicata a S.Bartolomeo, è ubicata sulla piazza principale di Ispica ed è molto imponente grazie alla sua elegante doppia scalinata.
Risale al Settecento ed è d'impronta tardo-barocca anche se si inserisce bene tra i palazzi in stile Liberty che la circondano.
L'interno è molto semplice, suddiviso in tre navate e domina il bianco che è contrastato solo dalle tele laterali e dall'altare.
Merita una visita veloce ma assolutamente da non perdere sono invece gli altri edifici religiosi vicini.
Risale al Settecento ed è d'impronta tardo-barocca anche se si inserisce bene tra i palazzi in stile Liberty che la circondano.
L'interno è molto semplice, suddiviso in tre navate e domina il bianco che è contrastato solo dalle tele laterali e dall'altare.
Merita una visita veloce ma assolutamente da non perdere sono invece gli altri edifici religiosi vicini.
Verfasst am 27. Dezember 2019
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tony9713
Italien1.124 Beiträge
Aug. 2019
Chiesa che è stata eretta all'inizio del corso pedonale di Ispica che porta dritto dritto al Municipio della città, imperdibile sosta!
Verfasst am 14. September 2019
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Vincenzo P
Catania, Italien2.176 Beiträge
Aug. 2019
Domina la piazza centrale con la sua maestosità.
Vi si accede da una doppia scalinata ma l'interno è molto semplice.
Vi si accede da una doppia scalinata ma l'interno è molto semplice.
Verfasst am 16. August 2019
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RYU_T_08
Rom, Italien2.530 Beiträge
Mai 2019 • Freunde
イスピカの町の中心となる広場の一つ。広場に堂々と建っているこの教会は母なる教会。ゴシック建築でこの町づくりの雰囲気をより一層醸し出している。平和な時間が流れる広場でゆっくりと心落ち着ける場所でもある。
Verfasst am 6. Mai 2019
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Joel Barish
Montauk, NY1.451 Beiträge
Aug. 2018 • Paare
Quando si arriva in piazza si viene accolti da vari edifici tra qui questa bellissima chiesa,Ispica è un vero gioiello
Verfasst am 6. September 2018
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JPH
Idstein, Deutschland112 Beiträge
Juni 2018 • Paare
Very bad experience the church is closed. The First time in italy that happened to us. Some years ago the same happened on Malta in many churches. But for Sicily it’s a really a pitty
Verfasst am 13. Juni 2018
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